Chi siamo
Dal 1988, insieme, per abilitare e costruire un futuro sempre più naturale e sostenibile attraverso l’innovazione, la tecnologia, la ricerca e le garanzie per il mercato.
Siamo tra i più importanti gruppi di lavoro, confronto, comunicazione e rappresentanza sui temi del settore biologico a livello internazionale: la comunità Made in Italy, che impara dal passato e guarda al futuro.
La storia del
Consorzio
Consorzio il Biologico Società Cooperativa è stata fondata nel 1988 da un gruppo di aziende operanti nei settori della produzione, della trasformazione e della distribuzione di prodotti agricoli e alimentari ottenuti con il metodo dell’agricoltura biologica con lo scopo di fornire le migliori garanzie ai consumatori e al mercato.
I soci fondatori sono alcune delle realtà pionieristiche del biologico italiano che vogliono avvicinare e promuovere gli elementi di naturalità del bio con il meglio dell’innovazione e della tecnologia sviluppata in agricoltura e nel settore dell’industria agroalimentare.
Nasce con il nome di Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici. Per diffondere il bio occorre disporre di un sistema di certificazione con controlli seri e rigorosi. Perciò si seguono le linee guida dell’IFOAM (International Federation of Organic Agriculture Movements), la massima autorità internazionale in materia di standardizzazione del biologico.
L’altro passo fondamentale è il coinvolgimento di più filiere, così da abbracciare un maggior numero di imprese e prodotti e realizzare una più ampia offerta degli stessi.
Il primo regolamento europeo entra poi in vigore dal ’93 come il pilastro su cui reggere la peculiarità e credibilità del biologico.
Regole chiare e uniformi sono la migliore garanzia possibile per una mercato esteso a tutto il continente e per i consumatori alla ricerca di prodotti con forti caratteristiche di naturalità. L’intervento pubblico mettee le basi per una produzione di qualità e costituisce una grande iniezione di fiducia, sia per le aziende che per gli organismi di certificazione.
Il decreto legislativo 220/1995 ha il compito di fissare a livello nazionale le regole di funzionamento del sistema di certificazione in ambito europeo.
Si fissa così l’impianto del sistema di controllo e certificazione: la definizione delle le procedure di ingresso delle aziende nel sistema, le autorizzazioni e gli accreditamenti necessari agli organismi di certificazione per svolgere la loro attività, le indicazioni sulle etichette dei prodotti, fondamantali per la riconoscibilità e diffusione del bio. Grazie alle norme comunitarie e nazionali, la certificazione diventa sistema, passa da una fase sperimentale e poco strutturata a un meccanismo complesso e altamente professionale.
Nell’ambito dei Piani di sviluppo rurale (PSR), che costituiscono il secondo “pilastro” della PAC (Politica Agricola Comune) si finanzia il metodo dell’agricoltura biologica. Italia ed Europa capiscono che il bio può essere una strada per un’innovazione sostenibile.
In pochi anni aumentano operatori e superfici, comportando anche un incremento del lavoro degli organismi di certificazione. Lo stesso Consorzio passa dall’essere una piccola impresa a un’azienda più strutturata, di maggiori dimensioni e con nuove professionalità da far crescere.
Entra in vigore il Reg. CE 834/2007, che con i suoi applicativi e le norme nazionali è da oltre dieci anni il riferimento principe per l’agricoltura biologica. Il regolamento viene approvato in concomitanza con l’allargamento a Est dell’Unione Europea fino a comprendere 27 paesi.
Il nuovo regolamento entra in vigore a gennaio 2009: negli anni successivi alla pubblicazione si è registrata una grande crescita per il settore e anche per gli organismi di certificazione.
Da Consorzio per il controllo dei prodotti biologici a inizio 2008 sono nati due soggetti distinti e indipendenti nelle funzioni e negli organi direttivi: CCPB srl e Consorzio il Biologico Soc. Coop. Il primo si occupa esclusivamente di controllo e certificazione, mentre il secondo svolge attività di promozione e divulgazione sul bio.
Il Consorzio raggiunge quota 150 soci. La sua attività prevede ogni anno una decina tra fiere, convegni ed eventi di divulgazione e promozione. Al Biofach di Norimberga l’area espositiva del Consorzaio raggiunge i 1.000 mq e ospita 50 aziende.
Consorzio il Biologico e TÜV Nord stringono un’alleanza tramite la costituzione della holding OICOS (International Organization for Certification On Sustainability), i cui obiettivi consistono nella crescita della consapevolezza dell’importanza dei processi di tic (testing, inspection, certification) a favore dello sviluppo dei comparti produttivi interessati e della sostenibilità quale matrice comune.
Grazie a uno dei colossi mondiali della certificazione, il Consorzio apre ai suoi soci e al biologico una dimensione internazionale.